Progetti

Il tirocinio formativo all’estero rappresenta un’opportunità insostituibile per rispondere al bisogno di aumentare il livello di occupabilità dei giovani che non lavorano, non studiano e non partecipano ad alcuna attività di formazione (NEET), rafforzandone le competenze e l’autostima, 

Secondo le stime fornite recentemente dal Governo Letta, nel Mezzogiorno vi sono 1.250.000 giovani (di età compresa tra15 e 29 anni) che non studiano, né lavorano, né seguono attività di formazione (NEET). Un giovane meridionale su 3 oggi non studia né lavora. I giovani diplomati del Sud hanno nel 2012 un tasso di occupazione del 31% e i giovani laureati del 49%; tassi entrambi di circa 15 punti inferiori rispetto al resto del Paese, mentre la durata media della ricerca della prima occupazione supera tre anni.
La situazione economica italiana mostra ancora un trend recessivo; trend amplificato nel Sud e Isole d’Italia a causa della pregressa e peggiore situazione del mercato del lavoro.
Secondo il Centro Studi Datagiovani, il 62% dei giovani NEET non è neppure impegnato nella ricerca attiva di un lavoro: segno di uno scoraggiamento personale ormai cronico e di forte impatto sociale.
Al contempo, il mercato del lavoro in Europa ed in Italia richiede persone con competenze, conoscenze ed esperienze che l’attuale sistema educativo-formativo stenta sempre più a fornire.

I progetti di mobilità per l'apprendimento proposti da Edumoby (Educational Mobility for Youth) rappresentano un’opportunità che permette di acquisire insieme diversi aspetti oggi necessari per una maggiore occupabilità:

1)  una conoscenza approfondita di almeno una lingua diversa dall’italiano;

2)  una esperienza significativa (per quanto breve) di lavoro legata al bilancio delle competenze di ciascun giovane;

3)  la capacità di operare in contesti multiculturali;

4)  la pratica di saper vivere ed operare in un contesto sociale diverso da quello italiano;

5)  l’abitudine ad accettare e vincere le sfide che portano alla crescita personale, professionale e sociale;

6)  la consapevolezza dei propri mezzi e l’adattabilità degli stessi ai diversi contesti lavorativi che, nella società dell’apprendimento permanente, ciascuna persona si troverà di fronte nella sua carriera professionale.

Progetto SafariJob

Nel 2011, l'Inps Gestione Dipendenti Pubblici ha promosso, in cooperazione con l'Agenzia Nazionale per i Giovani ed il supporto tecnico di Eurodesk Italy ed Edumoby, il progetto SafariJob - Tirocini formativi in Europa, con lo scopo di fornire ai giovani partecipanti un'esperienza formativa in un Paese dell’Unione europea di lingua francese, inglese, spagnola e tedesca, che permettesse loro di confrontarsi con il mondo del lavoro, valorizzarne la crescita umana, sociale e professionale. 

Lo studio di valutazione quantitativa e qualitativa delle esperienze all'estero dei 314 tirocinanti, basato sui dati acquisiti tramite il sistema online di valutazione in itinere ed ex-post e sulle attività seminariali di valutazione finale realizzate con i tirocinanti stessi, dimostra che il progetto SafariJob è uno strumento di grande rilevanza per una maggiore e più rapida occupabilità dei giovani partecipanti.
Questo primo esperimento di politiche attive per una maggiore occupabilità dei giovani si inserisce all’interno degli attuali e futuri percorsi europei di mobilità educativa transnazionale, rientrando nelle direttive espresse dall’iniziativa faro della Strategia Europa 2020 denominata “Gioventù in Movimento”. Il progetto anticipa, di fatto, i parametri di funzionamento delle nuove iniziative dell’Unione europea per combattere la disoccupazione giovanile, come ad esempio l'offerta di tirocini prevista da “Garanzia per i Giovani”.